sabato 20 ottobre 2012

Mission Python: Ancora sulle variabili

Un altro passo avanti, oggi parliamo di operatori, funzioni e pian piano ci avviciniamo al nostro primo script.

Bit3Lux ha introdotto le variabili, qui  concetto che ci permette di proseguire. Intanto un paio di precisazioni:
Usate dei nomi mnemonici (mi ringrazierete). È vero che è comodo scrivere m per la variabile che indica la media dei voti di matematica ma scrivendo media_mate lo script risulterà molto più leggibile;

I nomi possono contenere lettere, numeri e _. Le lettere accentate sono vietate. Le lettere minuscole sono diverse da quelle maiuscole: mediaMate e MediaMate sono due variabili diverse. Il nome deve iniziare con una lettera.

Come vi ha detto Bit3Lux Python è smart (CANCELLARE) clever (CANCELLARE) tosto nell'individuare il tipo di variabile che stiamo definendo, se poi la ridefiniamo si adegua.

Nell'esempio abbiamo due variabili, media e numero_osservazioni, entrambe intere. media è intera perché viene calcolata con numeri tutti interi ed è sbagliata (per noi non per Python, ricordate cosa vi abbiamo detto qui?). Per avere il valore corretto (per noi) usiamo la funzione float(). Niente panico se non sapete cos'è una funzione, prossimamente, a breve saprete tutto sulle funzioni, sia quelle predefinite (built-in) che quelle che ci facciamo noi quando ci servono.


Qui vediamo come Python indovina il tipo di variabile dal suo contenuto. La funzione type() ci restituisce il tipo (ma pensa te!) della variabile.

Già che ci siamo: esistono altri tipi, eccone qualche variabile, provate a indovinare il tipo prima di vedere la soluzione
 
OK, per oggi basta. Ah, sì exit() è una funzione, esce dall'interprete, proprio come ctrl-D (Linux) o ctrl-Z (Windows).

Juhan

1 commento:

  1. strano a me assegnando
    a t= "questa è una stringa"
    >>>t
    >>> questa \x8a una stringa

    mi da l'output sopra , mentre col cmd print
    è tutto regolare ...qualcuno mi s a spiegare l'arcano?

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