Oggi è il 9 maggio ed è la festa della mamma; lungi dal considerarla una delle tante feste commerciali, vorrei riflettere sulla figura della mamma, sulla figura di mia madre; scusatemi per la semplicità e per l'ovvietà delle mie rifessioni, ma mi pongo un interrogativo: Quante volte rifletto sulla figura di mia madre? Il fatto di averla sempre "a portata di mano" il più delle volte, o quasi sempre, mi dimentico della sua importanza; Come sono fatto male; mi accorgo, in genere, delle cose e delle persone quando non ci sono più.
La mamma è colei che ci ha messo al mondo (come cantava il mitico Augusto D'Aolio); è colei che, per tutta la sua esistenza, non smette un attimo di pensare al proprio figlio; è colei che ama incondizionatamente e naturalmente (senza farse o secondi fini); è colei che, per il proprio figlio, darebbe la vita; è colei che toglierebbe il cibo dalla propria bocca per darlo al figlio affamato; è colei che non si dà pace se il figlio sta male; è il centro gravitazionale permanente per il figlio (come direbbe Battiato).
Mi viene la pelle d'oca se penso a quello che diciamo nei momenti limiti (o estremi della nostra vita): MAMMA MIA! (grido di gioia, grido di dolore, grido di angoscia, esclamazione di giubilo). La mamma è colei che dà tutto senza chiedere nulla in cambio; è il mio punto di riferimento; è il mio porto; è il mio punto di partenza;
Se commetto uno "sgarro" nei suoi confronti, posso essere certo che in cuor suo mi ha subito perdonato!
Voglio chiudere questo post riportando alcune frasi della bellissima canzone di Luca Barbarossa "Portami a ballare" dedicata alla sua mamma.
"Dai mamma dai questa sera lasciamo qua
i tuoi problemi e quei discorsi sulle rughe e sull'età,
dai mamma dai questa sera fuggiamo via
e tanto che non stiamo insieme e non è certo colpa tua
ma io ti sento sempre accanto anche quando non ci sono
io ti porto ancora dentro anche adesso che sono un uomo
e vorrei, vorrei saperti più felice
si vorrei, vorrei dirti molte più cose
ma sai, mamma sai questa vita mi fa tremare
e sono sempre i sentimenti i primi a dover pagare".
Articolo insolito per il mio blog, dove mi limito a parlare di Ubuntu; ma per mia madre è giusto che il mondo si fermi un attimo;
Ciao!
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