Da oggi lo staff del Lubit Project's ha anche un profilo su deviantART, dove caricherà, di volta in volta, gli sfondi per Lubit Linux.
Al momento ne abbiamo solo dieci, ma, pian piano, la galleria verrà arricchita di nuovi wallpapers
Ecco alcune anteprime.
L'ultimo, green, sarà lo sfondo di default di Lubit 2.
Gli sfondi li potete trovare qui.
Alla prossima!
martedì 13 agosto 2013
sabato 10 agosto 2013
Lubit 2 è quasi pronta! Intanto ve la raccontiamo.
Oggi vi mostriamo Lubit 2 quasi in versione definitiva. Ormai la struttura c'è, i pacchetti necessari sono stati installati e testati. Stiamo lavorando sui particolari. Lubit 2 è più scattante, fluida e veloce rispetto alla già saetta Lubit 1. C'è da dire che è dimagrita tantissimo, nel senso che il suo peso complessivo in MB è sotto ai 700 a fronte degli 860 MB di Lubit 1.
Ma cerchiamo di vedere nei dettagli, e in modo schematico, le modifiche apportate.
- È stata introdotta la sessione LXDE
- È stato aggiunto nel menu, alla voce configurazioni, tutto il necessario per modificare qualsiasi cosa.
- Abbiamo sostituito Chromium-browser con Midori (browser velocissimo e leggerissimo)
- Abbiamo aggiunto Gnumeric.
- Troverete BleachBit già installato (programma per fare pulizie)
- Lightdm va a sostituire il buon vecchio slim.
- Nel terminale, quando digiterete la password, compariranno gli asterischi.
- Il tema di default è GnomishDark, quello delle icone, invece, Awoken.
- Abbiamo apportato alcune modifiche al conky
- Il logo ora è un tappo con una L sopra. (creato da Squit sulla base di quello precendente, creato da lightuono.)
- Abbiamo un nuovo wallpaper, Green (Realizzato da Squit)
- Il terminale 1 è stato spostato più a destra.
- Modifiche sono state apportate anche al terminale 2, xterm. Ad iniziare da questa.
Ma le vere novità stanno sotto il cofano, non si vedono. Per coglierne la portata, bisogna installare Lubit 2. Il rilascio è previsto per settembre, salvo imprevisti.
Lubit nasce come distro orientata ai pc datati, con poche risorse, ragion per cui sarà solo a 32 bit. Tuttavia potrà essere installata anche su pc a 64 bit.
Alla prossima!
P.S. Sottintendo distro e non sistema operativo...ecco perchè dico "Lubit 2 è quasi pronta."
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Lubit
venerdì 9 agosto 2013
Si riparte con Python
- i post sono pubblicati sul blog OK, panico;
- la versione di Python cui si fa riferimento è la 3.x, anche se sarà quasi completamente compatibile con la 2.x e se mi ricordo metterò delle note;
- l'argomento principale sarà l'interfaccia grafica, in particolare GTK3 +.
Per intanto c'è un primo post, introduttivo, facile-facile, questo: Python GTK+ 3 – inizio.
Allora: pronti? via!
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Python
Mpg123 e la playlist
Salve!
Nel post di ieri abbiamo visto come creare una playlist dei nostri brani mp3 preferiti e riprodurla con Sox (qui). Oggi vediamo un altro tool che ci permette di fare le identiche cose: mpg123
Anzitutto installiamolo
$ sudo apt-get install mpg123
Creiamo la nostra playlist. Posto che i nostri brani siano nella cartella Musica, avremo
$ cd Musica && ls -w 1 *.mp3 > playlist.m3u
E ora riproduciamola con mpg123
$ mpg123 -vcC --list playlist.m3u
Rispetto a Sox, mpg123 mi fa spostare avanti e indietro tra i brani della playlist. Per andare avanti, premere F. D per andare indietro. Per mettere in pausa l'esecuzione del brano, premere S. Per uscire dal programma, premere Q.
Sempre rispetto a Sox, ho la possibilità di una riproduzione casuale dei brani della playlist, basta aggiungere nella riga di comando una z (che sta per shuffle play )
$ mpg123 -vcCz --list playlist.m3u
Mica abbiamo finito qui...
Alla prossima! Ciao :)
Nel post di ieri abbiamo visto come creare una playlist dei nostri brani mp3 preferiti e riprodurla con Sox (qui). Oggi vediamo un altro tool che ci permette di fare le identiche cose: mpg123
Anzitutto installiamolo
$ sudo apt-get install mpg123
Creiamo la nostra playlist. Posto che i nostri brani siano nella cartella Musica, avremo
$ cd Musica && ls -w 1 *.mp3 > playlist.m3u
E ora riproduciamola con mpg123
$ mpg123 -vcC --list playlist.m3u
Rispetto a Sox, mpg123 mi fa spostare avanti e indietro tra i brani della playlist. Per andare avanti, premere F. D per andare indietro. Per mettere in pausa l'esecuzione del brano, premere S. Per uscire dal programma, premere Q.
Sempre rispetto a Sox, ho la possibilità di una riproduzione casuale dei brani della playlist, basta aggiungere nella riga di comando una z (che sta per shuffle play )
$ mpg123 -vcCz --list playlist.m3u
Mica abbiamo finito qui...
Alla prossima! Ciao :)
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Mpg123
giovedì 8 agosto 2013
Sox e la playlist
Salve!
Potrei sapere qual è il player audio più potente, più sciccoso su linux? Domande come queste mi fanno venire il voltastomaco, per non dire altro. Che significa più potente, più sciccoso? A cosa serve un player audio? Provo ad indovinare, ad ascoltare musica? Esatto! E allora installati sox! E ma sox non esegue una playlist! Come no? Certo che la esegue...
Anzitutto installiamo tutto l'occorrente
$ sudo apt-get install sox libsox-fmt-all
A proposito, libsox-fmt-all è un metapacchetto, cioè, permette di installare tutte le librerie necessarie a sox per eseguire vari formati.
Poi spostiamoci nella cartella contenente i brani mp3
$ cd Musica
Creiamo una playlist
$ ls -w 1 *.mp3 > playlist.m3u
E ora possiamo ascoltarla
$ play playlist.m3u
Per saltare da un brano all'altro: CTRL+C
Più sciccoso di così...
La prossima volta vedremo altri player "sciccosi e potenti"
Ciao :)
Potrei sapere qual è il player audio più potente, più sciccoso su linux? Domande come queste mi fanno venire il voltastomaco, per non dire altro. Che significa più potente, più sciccoso? A cosa serve un player audio? Provo ad indovinare, ad ascoltare musica? Esatto! E allora installati sox! E ma sox non esegue una playlist! Come no? Certo che la esegue...
Anzitutto installiamo tutto l'occorrente
$ sudo apt-get install sox libsox-fmt-all
A proposito, libsox-fmt-all è un metapacchetto, cioè, permette di installare tutte le librerie necessarie a sox per eseguire vari formati.
Poi spostiamoci nella cartella contenente i brani mp3
$ cd Musica
Creiamo una playlist
$ ls -w 1 *.mp3 > playlist.m3u
E ora possiamo ascoltarla
$ play playlist.m3u
Per saltare da un brano all'altro: CTRL+C
Più sciccoso di così...
La prossima volta vedremo altri player "sciccosi e potenti"
Ciao :)
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martedì 6 agosto 2013
Modifica della mappatura di tastiera
Avete presente un HP Mini 210, uno di quei nanerottoli più larghi che lunghi?
Processore Intel Atom N450 da 1,66 GHz, 1 GB DDR2 (1 x 1024 MB), display Widescreen BID BrightView WSVGA Diagonal ad alta definizione da 10,1" con tecnologia LED (1024 x 600), unità disco rigido SATA da 250 GB a 7200 rpm, ecc.
Sistema operativo: Windows 7 Starter a 32 bit, quella riservata ai mercati emergenti e ai netbook...
Stanca della sua esasperante lentezza, e abbagliata dalle mirabolanti descrizioni che le avevo fatto raccontandole di Lubit-Linux, un'amica me lo aveva affidato, concedendomi carta bianca.
Come resistere? Preparata una live di Lubit su pendrive, l'ho inserita in una delle porte USB del netbook e l'ho acceso, senza neppure provarlo. Il boot, dopo una manciata di secondi ha fatto apparire la familiare schermata di Lubit. Ecco Openbox, Tint 2, il Conky; LAN attiva, connessione riconosciuta, entusiasmo alle stelle.
Avvio direttamente l'installazione senza tanti discorsi. Regione, clic, tastiera italiana, clic, partizionamento del disco, clic, avvio dell'installazione, clic... Le solite, familiari sequenze dell'ennesima installazione eseguita in configurazione mentale automatica. Un occhio a Twitter, uno allo schermo...
Copia dei file, installazione del sistema operativo, configurazione dell'utente, installazione del grub, riavvio del sistema, ed eccolo, nella sua sfolgorante bellezza e reattività. Un piccolo gioiello tornato a nuova vita. Queste sono soddisfazioni!
Però... un momento, cos'è questa storia? La tastiera non torna con i tasti.. Santa miseria! Ma bravo Topo Squit, guarda cosa hai combinato! Preso dall'entusiasmo non ti sei accorto che la tastiera del nanerottolo non è quella italiana, è strana! Sono le tue dita che, muovendosi a memoria sui tasti, fanno apparire lettere e simboli giusti prescindendo da quello indicato. Accidempolina, guarda che disastro, e ora che le racconti alla tua amica, che ha una tastiera mutante? La @ è in alto a sinistra, orrore, e anche # è fuori posto, e un sacco di altre cose! Ma che razza di qwerty strana?
La prima cosa venuta in mente? Reinstallare... Poi mi sono ricordato che in una delle nostre lunghe discussioni, Bit3Lux mi aveva parlato di console-data, normalmente usato in linea di comando quando si ha necessità di modificare il layout di una tastiera. E ho deciso di provarlo.
Aperta una sessione di terminale, ho installato il pacchetto:
sudo apt-get install console-data
e una volta terminata l'installazione ho digitato
sudo dpkg-reconfigure console-data
e ho lanciato in esecuzione l'applicazione, che consente di modificare il layout della tastiera scegliendo tra diversi menù, tra i quali ci si muove usando i tasti freccia e il tasto TAB:
Esattamente la soluzione scelta per l'occasione...
A proposito, quale era la mappatura giusta nel mio caso? Tastiera internazionale, identificata talvolta come Tastiera Americana. Questa...
Ne trovate un'ampia descrizione qui.
Alla prossima di Topo Squit :)
Processore Intel Atom N450 da 1,66 GHz, 1 GB DDR2 (1 x 1024 MB), display Widescreen BID BrightView WSVGA Diagonal ad alta definizione da 10,1" con tecnologia LED (1024 x 600), unità disco rigido SATA da 250 GB a 7200 rpm, ecc.
Sistema operativo: Windows 7 Starter a 32 bit, quella riservata ai mercati emergenti e ai netbook...
Stanca della sua esasperante lentezza, e abbagliata dalle mirabolanti descrizioni che le avevo fatto raccontandole di Lubit-Linux, un'amica me lo aveva affidato, concedendomi carta bianca.
Come resistere? Preparata una live di Lubit su pendrive, l'ho inserita in una delle porte USB del netbook e l'ho acceso, senza neppure provarlo. Il boot, dopo una manciata di secondi ha fatto apparire la familiare schermata di Lubit. Ecco Openbox, Tint 2, il Conky; LAN attiva, connessione riconosciuta, entusiasmo alle stelle.
Avvio direttamente l'installazione senza tanti discorsi. Regione, clic, tastiera italiana, clic, partizionamento del disco, clic, avvio dell'installazione, clic... Le solite, familiari sequenze dell'ennesima installazione eseguita in configurazione mentale automatica. Un occhio a Twitter, uno allo schermo...
Copia dei file, installazione del sistema operativo, configurazione dell'utente, installazione del grub, riavvio del sistema, ed eccolo, nella sua sfolgorante bellezza e reattività. Un piccolo gioiello tornato a nuova vita. Queste sono soddisfazioni!
Però... un momento, cos'è questa storia? La tastiera non torna con i tasti.. Santa miseria! Ma bravo Topo Squit, guarda cosa hai combinato! Preso dall'entusiasmo non ti sei accorto che la tastiera del nanerottolo non è quella italiana, è strana! Sono le tue dita che, muovendosi a memoria sui tasti, fanno apparire lettere e simboli giusti prescindendo da quello indicato. Accidempolina, guarda che disastro, e ora che le racconti alla tua amica, che ha una tastiera mutante? La @ è in alto a sinistra, orrore, e anche # è fuori posto, e un sacco di altre cose! Ma che razza di qwerty strana?
La prima cosa venuta in mente? Reinstallare... Poi mi sono ricordato che in una delle nostre lunghe discussioni, Bit3Lux mi aveva parlato di console-data, normalmente usato in linea di comando quando si ha necessità di modificare il layout di una tastiera. E ho deciso di provarlo.
Aperta una sessione di terminale, ho installato il pacchetto:
sudo apt-get install console-data
e una volta terminata l'installazione ho digitato
sudo dpkg-reconfigure console-data
e ho lanciato in esecuzione l'applicazione, che consente di modificare il layout della tastiera scegliendo tra diversi menù, tra i quali ci si muove usando i tasti freccia e il tasto TAB:
- Potremo selezionare la mappatura di tastiera da una lista di architettura
- Non modificare la mappatura della tastiera
- Mantenere la mappatura della tastiera presente nel kernel
- Selezionare la mappatura della tastiera da una lista
Esattamente la soluzione scelta per l'occasione...
A proposito, quale era la mappatura giusta nel mio caso? Tastiera internazionale, identificata talvolta come Tastiera Americana. Questa...
Ne trovate un'ampia descrizione qui.
Alla prossima di Topo Squit :)
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Lubit
La directory speciale ~/bin
Una cosa che noi vecchi, quelli che "io vengo da Unix", mantra che so dire anche in inglese "I came from Unix" sanno è quella della directory speciale ~/bin.
Nel post precedente Bit3Lux propone di spostare lo script in /usr/local/bin, soluzione senz'altro valida. E una volta, diciamo 20-30 anni fa lo sarebbe stato ancora di più.
Ma oggi il computer che usate molto probabilmente lo usate solo voi. E molto probabilmente avete un solo user con cui vi logate; o, se siete davvero metodici, un solo user con cui lo script serve.
In questo caso la procedura può essere semplificata: invece di operare sulle directories della root possiamo stare all'interno di casa nostra, la nostra home.
Da terminale diamo il comando
cd
e vi troverete nella vostra home. Potete anche usare cd ~ ma è ridondante (il carattere ~ si ottiene con Alt Gr + ì). A questo punto occorre verificare se c'è già la directory bin, cosa che possiamo fare con ls. Nel caso non ci sia la possiamo creare con
mkdir bin
Lo script lubit.sh lo dovremo copiare lì dentro. Non sarà necessario usare sudo perché siamo a casa nostra.
Con il comando
cd bin
ci trasferiremo nella directory e l'attivazione dello script sarà più semplice:
chmod +x lubit.sh
Vedete che il nome è più semplice, senza pathname e senza usare sudo per lo stesso motivo di prima.
Fatto. La prossima volta che vi logate ~/bin sarà automaticamente aggiunta alla PATH (potete verificarlo con echo $PATH).
E se volessi cambiare nome allo script, per esempio chiamarlo parla posso? Certo! e non ho nemmeno bisogno di rifare chmod.
Noi vecchi (sempre quelli di Unix) avremmo ancora parecchie cose da aggiungere, per esempio su chmod, e non solo, ma poi va a finire che diventiamo noiosi e facciamo la figura dei saputelli. Per cui se del caso, se proprio volete, potete ricorrere a man chmod. Ma sono cose che hanno scarso appeal sulle ragazze, avvisati, nèh!
Nel post precedente Bit3Lux propone di spostare lo script in /usr/local/bin, soluzione senz'altro valida. E una volta, diciamo 20-30 anni fa lo sarebbe stato ancora di più.
Ma oggi il computer che usate molto probabilmente lo usate solo voi. E molto probabilmente avete un solo user con cui vi logate; o, se siete davvero metodici, un solo user con cui lo script serve.
In questo caso la procedura può essere semplificata: invece di operare sulle directories della root possiamo stare all'interno di casa nostra, la nostra home.
Da terminale diamo il comando
cd
e vi troverete nella vostra home. Potete anche usare cd ~ ma è ridondante (il carattere ~ si ottiene con Alt Gr + ì). A questo punto occorre verificare se c'è già la directory bin, cosa che possiamo fare con ls. Nel caso non ci sia la possiamo creare con
mkdir bin
Lo script lubit.sh lo dovremo copiare lì dentro. Non sarà necessario usare sudo perché siamo a casa nostra.
Con il comando
cd bin
ci trasferiremo nella directory e l'attivazione dello script sarà più semplice:
chmod +x lubit.sh
Vedete che il nome è più semplice, senza pathname e senza usare sudo per lo stesso motivo di prima.
Fatto. La prossima volta che vi logate ~/bin sarà automaticamente aggiunta alla PATH (potete verificarlo con echo $PATH).
E se volessi cambiare nome allo script, per esempio chiamarlo parla posso? Certo! e non ho nemmeno bisogno di rifare chmod.
Noi vecchi (sempre quelli di Unix) avremmo ancora parecchie cose da aggiungere, per esempio su chmod, e non solo, ma poi va a finire che diventiamo noiosi e facciamo la figura dei saputelli. Per cui se del caso, se proprio volete, potete ricorrere a man chmod. Ma sono cose che hanno scarso appeal sulle ragazze, avvisati, nèh!
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Brevi esercizi,
Progetto Bash
Facciamo parlare Lubit!
Salve!
Vi propongo uno script semplice semplice che permette a Lubit di parlare, di salutarvi tutte le volte che accendete il pc. Infatti, a seconda dell'ora, vi dirà buongiorno, buon pomeriggio, buonasera o buonanotte. :)
Ho scelto una voce femminile, un po' robotica, ma nel complesso piacevole. :)
Anzitutto vanno installati alcuni pacchetti: espeak e sox, perciò
$ sudo apt-get install espeak sox
Poi copiate il seguente script su un file di testo e nominatelo lubit.sh
Posto che vi troviate nella vostra home, ora bisogna spostare il file contenente lo script nella directory /usr/local/bin
$ sudo mv lubit.sh /usr/local/bin
Bisognerà renderlo eseguibile
$ sudo chmod +x /usr/local/bin/lubit.sh
Aggiungiamo, infine, lo script in autostart.sh, perchè possa essere eseguito all'avvio.
$ sudo leafpad /usr/local/bin/autostart.sh
Nel documento che si apre, aggiungete in fondo questa riga:
sleep 4 && bash /usr/local/bin/lubit.sh
Salvate e chiudete.
Spero vi piaccia.
Alla prossima!
Vi propongo uno script semplice semplice che permette a Lubit di parlare, di salutarvi tutte le volte che accendete il pc. Infatti, a seconda dell'ora, vi dirà buongiorno, buon pomeriggio, buonasera o buonanotte. :)
Ho scelto una voce femminile, un po' robotica, ma nel complesso piacevole. :)
Anzitutto vanno installati alcuni pacchetti: espeak e sox, perciò
$ sudo apt-get install espeak sox
Poi copiate il seguente script su un file di testo e nominatelo lubit.sh
#!/bin/bash
#Bit3Lux
##Saluto
function lubit(){
espeak -p 50 -s 180 --stdout -v it+f5 | play -t wav - \
overdrive 10
echo 0.8 0.8 5 0.7 \
echo 0.8 0.7 6 0.7 \
echo 0.8 0.7 10 0.7 \
gain 8
}
HOUR=`date +%H`
case $HOUR in
00|01|02|03|04)
`echo "Buonanotte, $USER" | lubit`
;;
05|06|07|08|09|10|11|12)
`echo "Buongiorno, $USER" | lubit`
;;
13|14|15|16|17|18)
`echo "Buon pomeriggio, $USER" | lubit`
;;
19|20|21|22|23)
`echo "Buonasera, $USER" | lubit`
;;
esac
exit 0
Posto che vi troviate nella vostra home, ora bisogna spostare il file contenente lo script nella directory /usr/local/bin
$ sudo mv lubit.sh /usr/local/bin
Bisognerà renderlo eseguibile
$ sudo chmod +x /usr/local/bin/lubit.sh
Aggiungiamo, infine, lo script in autostart.sh, perchè possa essere eseguito all'avvio.
$ sudo leafpad /usr/local/bin/autostart.sh
Nel documento che si apre, aggiungete in fondo questa riga:
sleep 4 && bash /usr/local/bin/lubit.sh
Salvate e chiudete.
Spero vi piaccia.
Alla prossima!
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