martedì 16 giugno 2015

Costruiti per rompersi

Poniamo che esista una multinazionale, dal nome Mistoft, che produce software proprietario...

La Mistoft vende pere? No, vende software proprietario. E il software si consuma? Niente affatto, il software può essere definito "immortale". E i clienti della Mistoft sono infiniti? Sono tanti, ma non infiniti. E allora, se il software non si consuma, come accade per le pere, e i clienti non sono infiniti, come fa la Mistoft, dopo aver venduto il suo sistema operativo a tutti i suoi clienti, a fare nuovi profitti? E qui entra in gioco la obsolescenza programmata. 

Cos'è la obsolescenza programmata?


È una pratica attraverso cui ti convinco che ciò che hai comprato è già vecchio e ti costringo a comprarne uno nuovo instillandoti falsi bisogni. E quello che compri è quasi sempre identico a ciò che già hai. Quindi butti una cosa nuova per comprarne una identica, ma con il vestitino diverso.

E allora mi viene da pensare: "È difficile spiegare come l'assurdo possa lentamente infiltrarsi nella realtà, fino a sembrare del tutto normale." ¹


¹ Dylan Dog, Albo 7, La zona del crepuscolo, 1987



4 commenti:

  1. Concordo pienamente. Alla faccia degli utenti che continuano a usare XP, strascaduto eppure...

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  2. O meglio: ti metto in condizione di non poter fare a meno di *credere* che ti serva HW più potente, perché il SW si è "potenziato" (leggasi: impu**anato oltre ogni decenza) ed ha bisogno di più risorse/RAM/disco/video/wifi/schermi touch/batterie ai polimeri di plutonio.
    Stavo per recuperare un P4 2.0GHz, 512MB di RAM, ho desistito solo per mancanza di tempo ma vedrò di dirottare il ferrovecchio a qualche LUG.

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  3. Quindi andiamo a zappare la terra e raccogliere pere e arance anche noi ?

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    1. No, Salvo. La mia era una semplice riflessione di come va il mondo...

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