Salve!
Dalla versione n. 50, Firefox, su alcuni siti (ad esempio, Twitter) non mi lasciava più vedere i filmati.
E, inoltre, compariva il seguente errore:
"libavcodec may be vulnerable or is not supported, and should be updated to play video."
Per ovviare al problema:
1. Nella barra degli indirizzi digitate: about:config e premete invio.
2. Accettate i rischi. :)
3. Cercate la stringa "libavcodec change media.libavcodec.allow-obsolete"
4. Cliccateci sopra affinchè si passi dal valore false al valore true.
5. Non resta che riavviare Firefox.
Alla prossima.
mercoledì 23 novembre 2016
martedì 11 ottobre 2016
PWGEN, random password generator
Pwgen genera password casuali, senza significato ma pronunciabili. O quasi :)
Consente di creare password in vario modo, di diversa lunghezza e con un set di caratteri normale o con caratteri speciali.
Per installarlo
$ sudo apt-get install pwgen
Per creare una pw alfanumerica:
$ pwgen -s -1
Per creare una pw alfanumerica, con la scelta del numero di caratteri (nel nostro caso 12)
$ pwgen -s -1 12
Per creare una pw contenenti anche caratteri speciali.
$ pwgen -s -1 12 -y
Ora immaginiamo di avere su un file di testo (lista_utenti.txt) il nome di cinque utenti e di voler creare per ognuno di esso una pw, in un colpo solo.
Ecco il risultato.
Alla prossima!
Consente di creare password in vario modo, di diversa lunghezza e con un set di caratteri normale o con caratteri speciali.
Per installarlo
$ sudo apt-get install pwgen
Per creare una pw alfanumerica:
$ pwgen -s -1
Per creare una pw alfanumerica, con la scelta del numero di caratteri (nel nostro caso 12)
$ pwgen -s -1 12
Per creare una pw contenenti anche caratteri speciali.
$ pwgen -s -1 12 -y
Ora immaginiamo di avere su un file di testo (lista_utenti.txt) il nome di cinque utenti e di voler creare per ognuno di esso una pw, in un colpo solo.
#!/bin/bash
#name: creapw.sh
for i in $( cat lista_utenti.txt ); do
pwgen -s -1 12 -y | sed "s/^/$i /"
done
exit 0
Ecco il risultato.
Alla prossima!
venerdì 23 settembre 2016
I nostri dati al sicuro con RSync.
bentornati dopo le meritate vacanze estive.
Anche io ricomincio le attività e quindi eccomi qui con un nuovo post che spero risulti utile e che possa aiutarvi ad evitare momenti di "difficoltà" :)
La prima regola quando si lavora al PC, a mio avviso, è la SICUREZZA per i nostri dati che faticosamente abbiamo prodotto e accumulato nel tempo.
Quale momento più indicato di questo per fare un po' i conti con le copie di backup e magari automatizzarle? Mettere ordine in quello che spesso è il caos dei files ripetuti e sparsi nelle varie directory?
Chiarisco subito che la soluzione descritta in questo articolo non è la più completa ,esistono sistemi più avanzati, nè questo post vuol essere una guida esaustiva per il backup dei dati.
Lo strumento che andiamo ad utilizzare per fare tutto il lavoro si chiama RSync; è un programma utilizzabile a linea di comando ed è già disponibile nella vostra distribuzione Linux, in particolare in questo post userò Lubit (tanto per non fare nomi :) ).
Contrariamente a quanto potrebbe sembrare RSync è uno strumento molto potente con molte funzioni che possiamo combinare per ottenere il risultato desiderato, in particolare permette di sincronizzare i files con un backup anche incrementale, comprimerli in tempo reale per minimizzare i dati da trasferire, copiare ricorsivamente le cartelle e molto altro.
In fondo all'articolo metterò il link per chi volesse approfondire l'argomento, è comunque sempre disponibile il prezioso man quindi, in caso, usiamolo :)
Iniziamo!
Cominciamo col dire che nel programmare il backup dei nostri dati abbiamo due possibilità:
1) copiare i dati in locale;
2) copiare i dati in remoto.
Analizziamo le due possibilità cominciando col backup in locale, che tra l'altro è delle due la soluzione più semplice.
Come ogni programma che si rispetti RSync ha la tipica sintassi :
rsync opzione sorgente destinazione
innanzitutto vediamo alcune semplici opzioni di uso comune:
-v : abilita l' output dell'operazione in corso ed eventuali errori
-r : copia ricorsivamente i files contenuti all'interno delle directory
-h : scrive in forma più umanamente leggibili le cifre
-a : copia ricorsivamente i files e ne mantiene inalterati gli attributi, i permessi e tutte le caratteristiche
-z : attiva la compressione dei dati in tempo reale
-- delete : cancella i files che sono stati concellati nel PC sorgente
-- exclude : esclude singoli tipi di files
-- existing: sincronizza solo i files già presenti nel PC destinazione
1 - Backup locale
Vediamo quindi come copiare i dati in locale , cioè con sorgente e destinazione diverse ma stesso PC.
Questa e' la modalità più semplice e veloce, basta creare la cartelle destinazione e dare in pasto a rsync i parametri che abbiamo visto in precedenza, per es.
rsync -vrhz /home/utente /copiadati
questo comando effettua la copia di tutta la cartella home dell'utente in modo incrementale, ricorsivo con compressione dati nella cartella copiadati, da notare che la compressione dati non crea file compressi ma utilizza algoritmi di compressione solo per il trasferimento dati.
Per automatizzare la procedura è possibile creare uno script per eseguire la copia all'avvio del PC o programmare con il comando cron l'esecuzione.
2 - Backup remoto
La seconda opzione è fare il backup di directories locali su PC remoto e viceversa, possiamo avere un PC che contiene le copie aggiornate di tutti i dati sparsi sui vari computers che utilizziamo.
Una caratteristica di RSync, sempre a proposito della sicurezza, è la trasmissione dei dati su rete in modo cifrato utilizzando una connessione SSH tra sorgente e destinazione in modo da essere sicuri che nessuno possa intercettare e leggere i nostri dati.
Qualora il PC destinazione non avesse installato il demone server ssh sarà necessario installarlo , digitando:
sudo apt-get install openssh-server
fatto questo possiamo procedere al backup.
Creiamo una directory che conterrà le nostre copie dei dati con
mkdir /home/utente/copiadati
e dal pc sorgente digitiamo la stesso comando che abbiamo visto nel primo caso ma specificando come destinazione il server ssh :
rsync -vrhz /home/utente nomeutente@ip_host:/home/utente/copiadati
a questo punto ci verrà chiesto di confermare la connessione e accettiamo, successivamente alla richiesta digitiamo la password di nomeutente e il gioco è fatto!
Naturalmente il gioco funziona anche al contrario, cioe' copiare dati remoti su un pc locale, basta invertire i parametri.
Per adesso e' tutto,
alla prossima!
Per approfondimenti è possibile consultare il link https://www.samba.org/ftp/rsync/rsync.html
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lunedì 28 marzo 2016
Se ci sei, batti un colpo
Salve,
rieccomi ancora qui, dopo una lunga pausa, a scrivere ancora qualche riga e un po' di codice nella speranza che possano essere di aiuto a qualcuno come è stato per me.
Come al solito parto da una mia esigenza, un piccolo problema che, non conoscendo una soluzione altrettanto semplice e veloce di questa, ho risolto con uno script in python.
Quando si hanno dei pc connessi alla rete, specialmente quando questi offrono dei servizi e quindi fanno da server, può essere utile avere un quadro della situazione e conoscerne in modo automatico la raggiungibilità sulla rete.
Il codice che ho scritto parte dal presupposto che i pc/server da tenere sotto controllo rispondano al ping, così come avviene normalmente se non si interviene manualmente per disattivare i pacchetti ICMP.
Per farla breve posto subito il codice e poi un breve commento.
#!/usr/bin/env python
import os
import time
# elenco di host da processare in formato nome (host : indirizzo ip)
myservers = {
'Server A' : '192.168.1.10',
'Server B' : '192.168.1.20',
'Server C' : '192.168.1.30',
}
count=0 # contatore dei check
while True:
print('------------------')
print('--- Up or Down ---')
print('------------------')
count+=1 # conta i check
print 'Check:',count
print 'Orario: ',time.strftime("%H:%M:%S")
print('')
for nomehost, indirizzoip in myservers.items():
# esegue il ping per ogni host e memorizza in test il risultato dell' operazione
test = os.system("ping -c 1 " + indirizzoip+" >> /dev/null")
if test == 0:
# se il ping ritorna il valore 0 allora l' host e' raggiungibile
result = nomehost+' - '+indirizzoip+' -- ONLINE'
else:
# ogni valore diverso da 0 vul dire che l' host e' irraggiungibile
result = nomehost+' - '+indirizzoip+' --------- OFFLINE'
print(result)
time.sleep(600) # un po di riposo
os.system('clear') # pulisce lo schermo del terminale e ricomincia
Iniziamo col definire l' elenco dei servers da controllare, nel dizionario che ho chiamato myserver sono presenti le coppie (nome host : indirizzo ip) che dovrete modificare inserendo i dati dei vostri pc.
Fatto questo il resto non è da modificare, e funziona così:
viene inizializzata una variabile count che servirà per contare i check e quindi stamparli a video così da controllare come procede il ciclo while, un ciclo infinito che controlla costantemente tutti i servers mediante un ciclo for.
Per ogni item presente del dizionario definito in precedenza viene effettuato un ping sull'indirizzo ip, se il risultato è uguale a 0 vuol dire che il ping è riuscito ad arrivare al server che ha risposto correttamente, viceversa se il valore è diverso da 0 vorrà dire che il server non ha risposto e quindi non sarà raggiungibile sulla rete.
Da notare che ho inserito di proposito nella stringa dei servers non raggiungibili dei trattini in più, proprio per metterli in evidenza qualora qualcosa non andasse a buon fine nel ping.
Questo è tutto,
Alla prossima!
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domenica 27 marzo 2016
Catturare lo schermo con import
Import è un tool di imagemagick preposto a catturare lo schermo o parte di esso e salvare l'immagine in un file. Su Lubit trovate già installato il programma istantanea per realizzare le screenshot, tuttavia il tool import è assai interessante, soprattutto se si pensa che può essere inserito in uno script. Comunque, per farla breve, per catturare l'intero schermo, apriamo un terminale e spostiamoci in una cartella. Nel mio caso,
$ cd Prova
Ora, per catturare l'intero schermo, digitiamo
$ sleep 5; import -window root screenshot.png
Ho aggiunto un ritardo di cinque secondi in modo da poter minimizzare o chiudere qualche finestra.
Nel caso volessimo catturare solo una porzione dello schermo,
$ import screenshot.png
A questo punto non resta da fare altro che indicare con il mouse l'area dello schermo da immortalare.
Ovviamente si presume che abbiate già installato imagemagick. In caso contrario
$ sudo apt-get install imagemagick
Alla prossima.
sabato 26 marzo 2016
Una filigrana per ogni pagina di un pdf
Talvolta diventa necessario aggiungere una filigrana, un watemark, per ogni pagina di un file pdf.
Il procedimento è abbastanza semplice.
Anzitutto dovete creare la filigrana. In genere uso Gimp, Inkscape, Imagemagick oppure è possibile crearla online, ci sono svariati siti preposti allo scopo.
Avevo una filigrana in un file png. Per prima cosa l'ho converto in pdf
$ convert filigrana.png filigrana.pdf
Poi ho scaricato il tool pdftk
$ sudo apt-get install pdftk
Infine ho messo nella stessa cartella sia il pdf_da_modificare che il file filigrana.pdf.
Mi sposto con il terminale nella cartella contenenti i due file, nel mio caso
$ cd Prova
Non resta che lanciare il seguente comando
$ pdftk pdf_da_modificare background filigrana.pdf output pdf_con_filigrana.pdf
Ecco il risultato:
Alla prossima e Buona Pasqua.
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giovedì 24 marzo 2016
Lubit, la pasqua e le fasi lunari
La Pasqua è una festa mobile e dipende dalla luna.
Un anno arriva alta, un anno arriva bassa. Di sicuro cade di domenica tra la fine di marzo e il 25 aprile.
Il calcolo della Pasqua è sempre stato, nel corso della storia, una fonte di discussione.
Solo nel 325, con il concilio di Nicea, fu stabilito un modo per calcolare la data della Pasqua che valesse per tutto il mondo cristiano.
Ancora oggi valgono quelle disposizioni.
La Pasqua cade la prima domenica successiva al plenilunio che segue l'equinozio di primavera.
Quindi
- prima l'equinozio di primavera (+/- il 21 marzo)
- poi il plenilunio
- la domenica successiva al plenilunio è Pasqua
Calcolare la data della Pasqua su Lubit è estremamente semplice;
basta digitare nel terminale
$ ncal -e (anno)
ad es., per conoscere la data della Pasqua del 2016, basta digitare:
$ ncal -e 2016
Per conoscere la data della Pasqua del 2017,
$ ncal -e 2017
Per conoscere, invece, le fasi lunari dobbiamo installare il pacchetto bsdgames
$ sudo apt-get install bsdgames
Ora, per sapere la fase lunare di una determinata data, ad es., del 24-03-2016, basta aprire il terminale e digitare:
$ pom 16032410
pom sta per phase of moon, 16 è l'anno, 03 è il mese, 24 è il giorno e 10 sono le ore.
Ecco il risultato:
Thu 2016 Mar 24 10:00:00 (CET): The Moon was Waning Gibbous (99% of Full)
Quindi la Pasqua non può essere che domenica 27, prima domenica dopo il plenilunio, successivo all'equinozio di primavera ;)
Intanto...
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mercoledì 23 marzo 2016
Da rosa rossa a rosa blu, con Tintii
Dai, come si fa a stare senza tintii? :)
Tintii acquisisce le foto a colori e le elabora trasformandole in bianco e nero
con alcune regioni selezionate evidenziate a colori. La tecnica è
conosciuta come "cut-out" o colorazione selettiva.
Vabbe', vi mostro un esempio.
Rosa rossa.
Elaborazione con Tintii
Rosa blu.
Per installare tintii
$ sudo apt-get install tintii
e poi lanciarlo dal terminale
$ tintii
Alla prossima!
Tintii acquisisce le foto a colori e le elabora trasformandole in bianco e nero
con alcune regioni selezionate evidenziate a colori. La tecnica è
conosciuta come "cut-out" o colorazione selettiva.
Vabbe', vi mostro un esempio.
Rosa rossa.
Elaborazione con Tintii
Rosa blu.
Per installare tintii
$ sudo apt-get install tintii
e poi lanciarlo dal terminale
$ tintii
Alla prossima!
martedì 22 marzo 2016
Steganografia su Lubit. Parte prima.
La steganografia è una tecnica di sicurezza che viene di solito confusa con quella della crittografia.
Lo scopo della crittografia è quello di nascondere il contenuto di un messaggio. Non mi interessa che venga intercettato il messaggio, a me interessa che lo stesso risulti illeggibile agli occhi di colui che lo intercetta.
Lo scopo della steganografia è invece quello di nascondere proprio l'esistenza del messaggio.
Si pensi ad esempio ad un soldato che venga sorpreso a scambiare messaggi cifrati con uno Stato nemico: indipendentemente dal contenuto del messaggio, il solo fatto che vengano scambiati messaggi cifrati desta ovvi sospetti.
Le origini della steganografia non sono affatto recenti.
La parola steganografia deriva dall'unione dei due vocaboli greci stèganos (nascosto) e gràfein (scrivere) ovvero scrittura nascosta o meglio ancora l'insieme delle tecniche che consente a due o più persone di comunicare in modo tale da nascondere l'esistenza della comunicazione agli occhi di un eventuale osservatore, tradizionalmente denominato "nemico".
Erodoto racconta la storia di un nobile persiano che fece tagliare a zero i capelli di uno schiavo fidato al fine di poter tatuare un messaggio sul suo cranio; una volta che i capelli furono ricresciuti, inviò lo schiavo alla sua destinazione, con la sola istruzione di tagliarseli nuovamente.
In questa serie di post avremo modo di parlare ampiamente di steganografia su lubit, analizzando nei dettagli un po' di tools preposti allo scopo. Tools ad interfaccia grafica, ma anche a riga di comando. Magari ne creeremo qualcuno ricorrendo a bash e a Python.
Iniziamo da un tool abbastanza semplice: Outguess
Outguess è uno strumento di steganografia a riga di comando, che permette l'inserimento di informazioni nascoste nei bit ridondanti di una sorgente dati; nel nostro caso nasconderemo un messaggio segreto in un'immagine jpg (cuore.jpg)
Per installarlo
$ sudo apt-get install outguess
Spostiamoci nella cartella Documenti, dove avremo già posizionato un'immagine nel formato jpg.
$ cd Documenti
Ora creiamo il file di testo contenente il nostro messaggio segreto
$ echo "io uso lubit come sistema operativo" > secret.txt
A questo punto incorporiamo il file secret.txt nell'immagine
$ outguess -k "lubit linux" -d secret.txt cuore.jpg output.jpg
Il flag -k sta per key, che nel mio caso è lubit linux. Se dimenticherete la chiave, non riuscirete più a recuperare il messaggio segreto, eh. ;)
Per scorporare il messaggio segreto dall'immagine
$ outguess -k "lubit linux" -r output.jpg messaggio_segreto.txt
Alla prossima!
mercoledì 3 febbraio 2016
Se Lubit 64 bit non si connette più ad internet...
Salve!
Se state usando Lubit 5 o 6 a 64 bit e avete aggiornato il sistema, sicuramente non solo è scomparsa l'icona del network-manager del pannello, ma non non riuscite più a connettervi ad internet.
Purtroppo ci sono alcune librerie che sono "buggate", ragion per cui bisogna reinstallare quelle precedenti.
Per ovviare al problema fate così:
Per qualche giorno evitate di aggiornare il network-manager.
Alla prossima.
Se state usando Lubit 5 o 6 a 64 bit e avete aggiornato il sistema, sicuramente non solo è scomparsa l'icona del network-manager del pannello, ma non non riuscite più a connettervi ad internet.
Purtroppo ci sono alcune librerie che sono "buggate", ragion per cui bisogna reinstallare quelle precedenti.
Per ovviare al problema fate così:
- Stoppate il processo di network-manager:
- Nella directory Scaricati create una cartella di nome "net", dove andrete a posizionare le tre librerie scaricate.
- Spostatevi dal terminale nella cartella net:
- Installate i pacchetti:
- riavviate il network-manager
Per qualche giorno evitate di aggiornare il network-manager.
Alla prossima.
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