Non c'è un limite alle potenzialità del mio
Ubuntu 10.04
Proprio oggi "sfogliando" il mio libro preferito, synaptic, ho fatto una scoperta che ho ritenuto di estrema utilità e praticità.
Infatti con il semplice clic del tasto dx del mouse ho la possibilità di ridimensionare o ruotare un'immagine.
A tal fine, però, è necessario installare un pacchetto.
perciò ho aperto il terminale e ho digitato
sudo apt-get install nautilus-image-converter
Per rendere attiva la funzione ho dovuto
terminare la sessione di lavoro!
Al riavvio, ho fatto clic sull'immagine da ridimensionare (che tenevo sulla scrivania)
ed è comparsa questa schermata:
ho scelto
Custom size ed ho impostato il formato in pixels; infine ho fatto clic su
Resize.
Stesso discorso se si vuole ruotare un immagine.
In tal caso vado sulla foto, ci faccio clic con il tasto dx del mouse e scelgo
rotate images
Comparirà questa schermata
in tal caso scelgo
custom angle e poi scelgo di quanti gradi l'immagine deve essere ruotata; infine faccio clic su
rotate.
Cosa viene prima: l'uovo o la gallina?
Stanotte, dal momento che non riesco a prendere sonno, ho deciso di cimentarmi in un argomento un pò complicato.
Siete liberi di non leggere; anzi, se vi fermate qui vi capisco; probabilmente avrei fatto la stessa cosa :-D
Ciò di cui sto per parlare altro non è che l'eterno enigma dell'uovo e della gallina; cosa viene prima?
I termini della discussione sono però diversi: L'individuo o le strutture sociali?
Cosa viene prima l'uomo o la società?
La risposta potrebbe sembrare ovvia, ma, vi assicuro, non lo è!
Parto
dalla materia di studio dell'antropologia culturale: Le relazioni sociali nei popoli primitivi (in linea di massima!)
L'antropologia culturale è una scienza e, come tutte le scienze, ha un suo statuto
epistemologico, un suo metodo squisitamente scentifico; e come tutte le scienze si occupa di un settore ben delimitato:
Le relazioni sociali nei popoli primitivi appunto.
Tuttavia è successo che alcuni studiosi, negli anni sessanta, hanno trasformato l'antropologia culturale in un sistema filosofico universale.
Cio che era scienza è divenuta filosofia; potremmo parlare di una certa prevaricazione della scienza sulla filosofia.
A questo sistema si è dato il nome di
strutturalismo.
Ritorno al quesito iniziale uovo-gallina, ma con termini diversi: Cosa viene prima l'uomo o la struttura sociale?
Bene! Secondo gli strutturalisti viene prima la struttura sociale; in altri termini secondo questi studiosi la colonna portante non è più l'essere ma la relazione; in parole ancora più semplici, la relazione è più importante dell'essere, il tutto è più importante di una sua parte!
Ma c'è di più; i singoli elementi non sono niente fuori dall'intreccio relazionale!
Siamo ai corsi e ai ricorsi storici! In realtà secondo il terzo principio della dinamica (se non mi sbaglio XD) ad ogni azione consegue una reazione uguale e contraria;
lo strutturalismo, secondo questa logica, è una risposta all'esistenzialismo che aveva esaltato il singolo evidenziandone la sua indipendenza, libertà, autonomia.
In altri termini, l'esistenzialismo aveva visto l'uomo, secondo il mio modesto parere, come svincolato da qualsiasi struttura!
Ma gli strutturalisti ben presto si resero conto che questa situazione non corrispondeva al vero;
infatti l'uomo è tutt'altro che libero; l'uomo moderno, infatti, come avevo detto in un precedente post, è schiavo dalla tecnica, dalle macchine (anche dai pc!).
Non è vero?
Immaginate un mondo senza corrente elettrica; e non dico altro! :-)
Da questo punto di vista mi ritrovo con gli strutturalisti!
Omettendo quasi tutto il loro pensiero (si può leggere su un qualsiasi testo di filosofia contemporanea) mi limito ad evidenziarne i pregi e i difetti!
Uno dei
meriti è senz'altro quello di aver portato alla luce l'azione oppressiva che le strutture sociali svolgono nei confronti dell'uomo (C.Marx avrebbe parlato di sovrastrutture, ma questo è un altro discorso);
mentre uno dei
difetti è quello di aver trasformato una situazione storica contingente in un principio filosofico!
Qui il discorso si fa estremamente difficile, ma cerco di esemplificare al massimo! Il rischio di ogni semplificazione è quello di stravolgere lo stato delle cose; correrò questo rischio e mi scuso con i cultori della materia.
La scienza studia i fatti, la filosofia giudica i fatti sulla base di determinati principi (già questa è una conseguenza dell'estrema semplificazione, me ne scuso). Ma in questo caso, la scienza (l'antropologia culturale) si trasforma in universale (in apparato filosofico) ma conserva il metodo scientifico proprio; quindi non solo studia i fatti ma li giudica sulla base, però, non di principi ma di sitazioni contingenti (storiche); lo sapevo, ho complicato ancora di più la situazione! Ma non riesco a fare di meglio!
Non mi rimane che fare un'esempio: le situazioni storiche sono mutevoli e quindi non possono essere usate come parametro per giudicare la realtà! Servono dei Principi che sono, in quanto tali, universali!
Ma dove voglio arrivare? (qui non basta più un quartino ma ci vorrebbe un fiume di vino ahahahahah)
E' l'uomo a formare la società; la società è un frutto dell'uomo; e questa società migliora solo se l'uomo si evolve spiritualmente!
L'artefice di ogni cosa è sempre l'uomo; e se l'uomo non prende coscienza che le cose stanno andando a rotoli, la società non può che regredire! Sarebbe troppo semplice pensare la società come svincolata dall'uomo.
Ciò comporterebbe due cose: l'uomo non sarebbe più libero e, proprio perchè non libero, non sarebbe responsabile delle sorti del mondo!
Troppo comodo!
Ciao! :-D